rivestimenti in corten
Rivestimenti in corten: la nuova veste bruna di Pagliarini Viaggi
3 Febbraio 2017
bordure giardino con piante aromatiche
Bordure giardino: all’Azienda Agricola Mapei un percorso sensoriale con il corten
12 Giugno 2017
rivestimenti in corten
Rivestimenti in corten: la nuova veste bruna di Pagliarini Viaggi
3 Febbraio 2017
bordure giardino con piante aromatiche
Bordure giardino: all’Azienda Agricola Mapei un percorso sensoriale con il corten
12 Giugno 2017

Il cortile delle ex carceri di Macerata rinasce con il corten

Cuadra ha preso parte al progetto di recupero per le Ex Carceri di Macerata: ecco gli interventi realizzati con l’utilizzo di bordure in corten, parapetti decorativi e rivestimenti in parete.

Bordura corten, parapetti decorativi e rivestimenti in parete: l’acciaio patinato al servizio della storia

L’acciaio corten è il protagonista del piano di recupero del cortile delle Ex carceri di Macerata, nelle Marche. Cuadra, in collaborazione con gli architetti Francesco Ascenzi e Cristian Rocchi, responsabili dell’intervento di ristrutturazione, ha partecipato al progetto attraverso la realizzazione di tre tipologie di prodotto che sono state costruite a misura dei nuovi spazi delineati dagli architetti:

Il progetto, in particolare, mira a valorizzare un complesso collocato nel centro storico della cittadina marchigiana. L’immobile ha un valore storico dal momento che è stato sede prima del monastero di Santa Chiara (alla fine del ‘600) e poi, in era napoleonica, è stato trasformato dall’architetto comasco Pietro Augustoni in un edificio adatto ad ospitare il Tribunale e il carcere della città.

Il complesso è composto da due edifici, che fanno parte del Dipartimento di studi Umanistici dell’Università di Macerata, separati da un cortile circondato da alte mura. Il blocco nord si trova in via Garibaldi, mentre quello sud in via Illuminati.

 

progetto cortile ex carceri con bordura corten

Il progetto di recupero del cortile delle Ex Carceri di Macerata studiato dagli architetti Francesco Ascenzi e Cristian Rocchi

 

L’intervento di ristrutturazione previsto dal progetto hanno come obiettivo la trasformazione dello storico cortile dell’edificio da spazio inaccessibile a luogo pubblico che tutta la città possa tornare a fruire attraverso eventi culturali.

 

Il corten disegna nuovi spazi

Il cortile che separa l’ex carcere maschile da quello femminile può essere idealmente diviso in tre spazi per definire ciascuno dei quali si è scelto di utilizzare un diverso elemento in acciaio corten.

1) Ingresso – Rivestimenti in corten

Il primo spazio è rappresentato dall’ingresso pubblico al cortile, che si trova lungo il muro perimetrale occidentale. Superato il cancello posto all’entrata, il visitatore è accolto da una grande parete rivestita di lamiere in acciaio corten.

Su alcune delle lastre che compongono la parete troviamo due loghi stampati sul metallo. Il primo riporta il nome che si è scelto di dare a questo nuovo spazio, anche in omaggio alla facoltà umanistica ospitata: “L’orto dei pensatori”. Il secondo invece contiene logotipo e payoff dell’Università di Macerata.

 

Ingresso con Bordura corten e rivestimenti in parete

 

 

ingresso con bordura corten e rivestimenti in parete

 

2) Cortile – Bordura corten

Una volta entrato in questo spazio, il visitatore si trova immerso in un grande cortile la cui conformazione naturale si sviluppa su quote altimetriche differenti. L’idea è proprio quella di esaltare architettonicamente e funzionalmente questa configurazione.

Affinché questo si realizzi si è scelto di utilizzare una serie di bordure in corten per delimitare le due aree poste a quote differenti. La prima coincide con il piano dei locali della biblioteca dell’Università, mentre la seconda corrisponde alla zona di contatto tra il terreno e la parte sud est del muro di cinta. I bordi in corten sono studiati per creare delle geometrie a terra che fungano idealmente anche da “delimitatori di percorsi”. Ecco perché le bordure per aiuole in corten qui sono utilizzate per rivestire ed esaltare i gradoni, assecondandone il movimento.

 

bordura corten per i gradoni
I profili in corten, inoltre, evidenziano il gioco di altimetrie del cortile; gioco che si ritrova anche nell’utilizzo di due texture materiche diverse: pavimentazione in mattoni “fatti a mano” per la parte rialzata e la fascia adiacente la facciata dell’edificio ex carcere maschile e pavimentazione in ghiaia lavata con inserti in mattone per la zona più bassa. Nell’area rialzata, infine, la definizione dello spazio è completata da una serie di alberi e da alcune sedute mobili.

 

la bordura corten evidenzia le altimetrie del cortile

 

L’utilizzo delle bordure in acciaio corten ha quindi il compito di definire in maniera estetica la configurazione progettuale. Il cortile infatti ospiterà manifestazioni culturali (rappresentazioni teatrali, concerti, cinema ecc…) e l’intervento di ristrutturazione è studiato in modo tale da permettere di utilizzare la parte rialzata come un vero e proprio palcoscenico, il cui fondale scenografico sarà rappresentato dal muro di cinta orientale.

 

3) Rampa di passaggio – Parapetto in corten inciso a laser

Il passaggio tra la parte rialzata e il “livello zero” della piazza avviene attraverso una rampa delimitata da un parapetto in corten inciso a laser sulla base di un disegno preparato dagli architetti responsabili del progetto.

rampa di passaggio con bordura corten e parapetto inciso a laser

 

parapetto in inciso a laser con bordura corten

 

L’intero cortile è dotato infine di illuminazione artificiale notturna che ha il compito di enfatizzare il carattere monumentale e storico del muro di cinta e degli edifici.

 

illuminazione artificiale notturna della bordura corten

 

In questo progetto di ristrutturazione dell’edificio, le creazioni in corten realizzate da Cuadra sono state studiate e pensate in stretta collaborazione con l’arch. Francesco Ascenzi e l’arch. Cristian Rocchi. L’obiettivo è stato quello di creare uno spazio estetico-sociale di riappropriazione di un’area centrale del tessuto storico della città di Macerata.